Opere di consolidamento

Opere di consolidamento

Sono opere, che la Tecna Srl, esegue per il rafforzamento e stabilizzazione di opere o strutture interessate da fenomeni di dissesto gravitativo o per cedimento a livello delle fondazioni. Tali opre di consolidamento potranno essere realizzate con perforatrici idonee a lavorare all’aperto ma anche in zone ristrette come entro fabbricati con aperture (porte) minino 60 cm ed altezze utili (vani) minimo 191 cm.
MICROPALI
L’esecuzione dei micropali consta nella realizzazione di una perforazione nel terreno entro la quale viene alloggiato un tubo in acciaio (armatura) di diametro e spessore variabile a seconda dei dati progettuali. Tale armatura tubolare viene iniettata con una miscela di acqua-cemento, talora anche con betoncino costituito da miscela di acqua-cemento e inerte. Le armature, che costituiranno il micropalo, in genere sono costituite da vari tubi che vengono giuntati con filettatura maschio/femmina o tramite manicotti se le armature hanno filettatura maschio/maschio.
Questa è un’opera speciale è idonea per consolidamento di fondazioni di strutture lesionate per movimenti gravitativi o cedimenti dei terreni. Nel caso di movimenti gravitativi su pendio, il micropalo offre resistenza al taglio, tale caratteristica è sfruttata realizzando dei diaframmi.
Inoltre i micropali trovano agevole uso in caso di esecuzione di scavi verticali. A protezione di quest’ultimi vengono realizzati con questi, delle paratie di micropalo, dette berlinesi, che permettono esecuzione di scavi in adiacenza a costruzioni e fabbricati.
I micropali possono essere realizzati con armature con giunzione maschio/femmina oppure maschio/maschio-manicotto.
I micropali, infine, possono essere “valvolati”, forniti a vari quote del fusto dell’armatura, di valvole di non ritorno, le quali vengono aperte tramite packers ed iniettori fino a 60 bar , in tal modo si aumenta la portanza dei micropali stessi. 
TIRANTI
Questo tipo di opere speciali trovano applicazione, in genere, per rinforzare opere di sostegno come ad esempio muri, oppure paratie e/o berlinesi. 
L’esecuzione di questo tipo di perforazione avviene con perforatrici idrauliche, anche di piccole dimensioni; queste sono dotate di una torre di perforazione che può ruotare. La rotazione avviene sino al punto da poter eseguire fori di alloggiamento del tirante, sub-orizzontali.
I tiranti, hanno varie tipologie a seconda delle scelte progettuali: attivo, passivo, provvisorio, definitivo ed ad uno o più trefoli.
Per la stabilizzazione ed il rinforzo di opere di sostegno, eseguiamo perforazioni sub/orizzontali per l’installazione di tiranti. La tipologia del tirante (attivo o passivo, provvisorio o definitivo; ad uno o più trefoli) sarà determinata dalle scelte progettuali.
BARRE FILETTATE
In sostanza queste sono delle barre cave ad aderenza migliorata. Per la loro realizzazione, vengono realizzati, tramite perforatrici idrauliche, dei fori sub-orizzontali entro vengono poi alloggiate queste barre costituite da vari elementi che vengono collegati tramite dei manicotti di collegamento. La caratteristica di poter essere giuntate, permette a questo tipo di opera speciale di raggiungere varie lunghezze, variabili a seconda delle necessità e del progetto. Il loro pregio è quello di non avere una lunghezza predefinita, ma modificabile a seconda delle necessità anche del momento. 
Le barre filettate sono iniettate con miscele acqua-cemento o con malte antiritiro per incrementare l’adesione tra il tirante ed il terreno o roccia che lo circonda. L’immissione delle miscele avviene mediante iniettori pneumatici entro il foro centrale delle barre; in questa maniera, rifluendo la miscela dal fondo viene assicurata la ripulitura del foro e un’uniforme diffusione della malta iniettata in tutto il foro.
Dal tipo di iniezione scelta si può avere la barra come tirante attivo o passivo. Infatti se la malta è distribuita per tutto il fusto della barra questa sarà un tirante passivo. Se risulta cementata la parte terminale della barra (parte attiva) e se il resto della stessa risulta protetta da guaina in PVC (parte passiva) il tirante è detto attivo.
Le barre filettate infine vengono bloccate in testa mediante una piastra in acciaio sulla quale viene messo in contrasto un bullone e un controbullone tesati con una chiave dinamometrica, in base alle necessità indicate nel progetto.
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